venerdì 18 luglio 2014

Il grande dittatore: Chaplin rules

Bon jour à tout le monde! Finalmente ho un po' di tempo per proporvi un bellissimo, quanto famosissimo film da vedere se non l'avete già fatto... per il suo tema e per come è stato affrontato rappresenta a tutti gli effetti un "evento straordinario". L'opera in questione è Il grande dittatore di Charlie Chaplin.
Un barbiere ebreo perde la memoria nel corso di un'azione militare durante la Prima Guerra Mondiale e neanche il lungo periodo di degenza in ospedale riesce a fargliela recuperare; tuttavia fa comunque ritorno al suo negozio per riprendere la sua vita. Qui però scopre che i soldati dello stato della Tomania (in cui vive) imbrattano le sue vetrine con scritte denigratorie dei confronti della popolazione ebrea e si ribella. Il ciò prevederebbe l'impiccagione, ma il comandante Schultz (al quale il barbiere salvò la vita durante quell'azione in cui perse la memoria) riesce ad evitarlo, ricambiando in qualche modo il favore. 
Però le cose, in apparenza ancora tranquille, stanno per cambiare in quanto il dittatore Hynkel ha mire espansionistiche sui paesi vicini e si prepara a far scoppiare un'altra guerra. Nel frattempo il barbiere, al momento sano e salvo, inizia a provare più di un sentimento di simpatia per la giovane Hanna, ragazza come lui abitante del ghetto che non sopporta i continui soprusi dei soldati. 
La sete di potere di Hynkel tuttavia non cessa neanche davanti a degli ostacoli (tanto che lo stesso Schultz e il barbiere vengono internati in un campo di concentramento) ed anzi richiede la collaborazione del suo alleato Napoloni per l'invasione dell'Ostria. Durante la prima rappresaglia però avviene un "curioso" incidente che porta tutti a scambiare Hynkel per il barbiere (si somigliano molto), che nel frattempo era riuscito a evadere dal campo con l'amico Schultz; quest'ultimo si prodiga in ogni modo possibile per far sì che tutti credano che il barbiere sia effettivamente il dittatore. La prova del nove sarà il discorso che dovrà tenere davanti al popolo dell'Ostria..
Il film di Chaplin viene considerato un evento straordinario perché girato nel 1940, quando ovvero la Seconda Guerra Mondiale era da poco scoppiata e il potere di Hitler all'apice. La pellicola è una vera e propria parodia, non solo del dittatore tedesco, ma anche del suo alleato Mussolini volta a mettere in ridicolo tutti i loro comportamenti tipici e gli stereotipi del loro agire. Non a caso a dir poco geniale è la scena del dialogo tra i due nella residenza di Hynkel in cui entrambi cercano ogni stratagemma possibile per prevaricare l'altro in modo da metterlo, idealmente e non, in secondo piano. 
Altrettanto "dissacrante" nei confronti del regime è scelta adottata dal regista di far corrispondere la figura del dittatore a quella del barbiere ebreo; in questo modo quando il secondo viene scambiato per il primo non si nota nessuna differenza fisica, ma grande è invece quella sul piano ideologico. Il solo fatto quindi di soppiantare il Führer con un personaggio ebreo rappresenta un enorme smacco per Hitler in primis e per tutto il regime di conseguenza. 
Chaplin lo sa bene quando decide di realizzare quest'opera e ammette anche che se avesse solo ipotizzato a cosa sarebbe giunta la follia nazista probabilmente non se la sarebbe mai sentita di girare una parodia sul tema; tuttavia questo film serve anche e soprattutto per mostrare la sua presa di posizione nei confronti dello stesso regime. Il discorso finale infatti rappresenta idealmente il suo pensiero.
Nonostante le varie censure e i divieti di distribuzione in Europa in quegli anni il film riceve svariate nomination e premi che mostrano come esso sia un'opera di inestimabile valore artistico e morale; a tutt'oggi rimane uno dei maggiori capolavori dell'intera storia del cinema.
Vi segnalo un ottimo post a tema musicale legato alla scena in cui Chaplin/barbiere sta radendo un cliente sulle note di Brahms.
http://piccoliviaggimusicali.blogspot.it/2014/07/danza-ungherese-n-5-3-cult-movie-il.html?spref=fb
                                                                                                                                        4 e mezzo

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